Tamburi, Cori, striscioni. Questo è il clima che quest’anno ha trovato
chiunque varcasse la soglia del Comunale quando in campo scendeva l’Audax
Rufina. Il merito? Il merito è tutto dell’UCS, ovvero Ultras Cani Sciorti, il
gruppo di tifosi rufinesi che è stato una grande piacevole rivelazione di
questa stagione calcistica. Il mercoledì mi reco allo stadio di Rufina. Sta
salendo l’attesa, è in arrivo il big- match contro il San Godenzo e così colgo
l’occasione per fare due domande a due dei protagonisti del movimento, per
conoscerli meglio e per sapere come
stanno vivendo questa settimana. Il tempo è splendido ma ai ragazzi non
importa: c’è da lavorare e farsi trovare pronti per la supersfida di domenica.
Qualche anno fa, la parte destra della tribuna rufinese era
vuota e desolata, adesso è piena di tifo e colore, di gente e di ragazzi che
incitano l’Audax Rufina. Ragazzi, avete fatto un grande lavoro ma com’è nato
tutto questo?
Tutto è iniziato per scherzo, quasi per gioco nel maggio 2011, in occasione del play-off
di seconda categoria Firenzuola- Audax Rufina. Ci siamo organizzati alla meglio
ed ecco così che un gruppo di ragazzi rufinesi si trova a Firenzuola a tifare
la squadra del proprio paese.
E com’è andata?
Benissimo, infatti al ritorno eravamo molti di più e per la prima volta
abbiamo affollato la “nostra” parte della tribuna dello stadio di Rufina e,
nonostante la poca organizzazione rispetto a quella diadesso, ci siamo fatti
valere, cantando dall’inizio alla fine. Peccato solo per il risultato finale.
E da quel momento è iniziato tutto.
Si, visto il successo e vogliosi di riscattarci dopo la sconfitta dei
play-off, nella stagione 2011-2012 abbiamo iniziato a seguire la squadra anche
durante il campionato: all’inizio non eravamo in tanti, eravamo solo un piccolo
gruppo di dieci persone ma durante l’anno siamo via via cresciuti per arrivare
a essere un bel gruppo di persone nel momento decisivo, la cavalcata verso la
vittoria del campionato di seconda categoria dello scorso anno.
Anche quest’anno siete riusciti a ripetervi.
Si anche quest’ anno, siamo ripartiti ma forse c’è stato un momento in cui
eravamo in crisi, quando dei dissidi interni minavano l’unità e lo spirito del
gruppo.
Quand’è successo?
A inizio anno, a settembre, quando a Pievescola eravamo solo in due a
sostenere la squadra.
Quando siete rinati?
Il derby ci ha dato una mano e il 14 Ottobre 2012 contro il San Godenzo
eravamo tornati più uniti di prima, pronti a far casino e sostenere la squadra
contro gli storici rivali.
Da lì, è nato forse l’UCS che conosciamo.
Forse si., perché da quel momento ci siamo organizzati meglio, abbiamo
raccolto un po’ di fondi e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di
creare uno striscione che ci identificasse e così ecco che è nato lo striscione
“ Curva dreho sieve”, detta alla rufinese, che appendiamo sempre, in ogni
occasione.
E vi siete fatti sentire anche in altre trasferte.
Certamente e abbiamo fatto delle grandi trasferte a Ronta, San Godenzo e
Gambassi, dove certamente ci siamo fatti sentire.
Parliamo adesso di Audax Rufina- San Godenzo.
Sarà una partita bellissima e intensa, la rivalità sportiva c’è da sempre
tra due paesi diversi ma forse è andata aumentando in questi anni a causa di
qualche ex giocatore e poi soprattutto perché eravamo lassù a combattere sempre
per qualcosa.
Parliamo dei fratelli Posi. Sono loro gli ex temibili. Che sentimento
nutrite?
Certo non rappresentano avversari normali e non ci può essere indifferenza
nei loro confronti, come verso tutta la squadra di San Godenzo. Per prima cosa
noi tiferemo la nostra squadra ma di certo vogliamo fargli capire chi è che
gioca in casa.
Parliamo dell’Audax. Chi può essere l’uomo decisivo di questa sfida?
Speriamo come sempre in Morandi , è il bomber , è quello che a suon di gol
ci ha portato fin qui ma possono essere decisive anche le parate di Pretadi,
ragazzo idolo della curva in quanto rufinese DOC.
Cosa state organizzando per la sfida?
Non sono possibili grandi anticipazioni ma diciamo che vogliamo essere
protagonisti e aiutare la squadra con cori e striscioni già decisi da tempo.
Questa settimana stiamo lavorando parecchio , ci vedremo il più possibile per
organizzare meglio il tutto ma soprattutto per stare uniti, cosa fondamentale
prima di queste partite.
Qual è il futuro dell’UCS?
Speriamo di avere nuove maglie e nuove sciarpe per l’anno prossimo. No, a
parte gli scherzi il futuro è qui e adesso e speriamo di sostenere la
squadra più a lungo possibile. Noi siamo nati perché vogliamo sostenere la
squadra del nostro paese. Siamo esseri umani e a volte ci facciamo prendere
dalle provocazioni personali ma noi ci siamo proposti di non cadere in “tranelli”
del genere. Noi adesso pensiamo solo a domenica, noi vogliamo sostenere la squadra
dall’inizio alla fine perchè alla fine noi siamo qui per questo, per la maglia
e per il paese. Noi non siamo qui per fare due striscioni e due magliette. La
cosa più gratificante infatti è portare tanta gente, tanti ragazzi del posto
allo stadio ed è bello vedere il mister
Allori, grande uomo dentro e fuori del campo, che ci sostiene sempre, i
giocatori e la squadra che ti salutano a fine gara in segno di riconoscenza ed
esultano con te per una vittoria, come speriamo accada domenica contro il San
Godenzo. Queste cose non hanno prezzo e ti rimangono davvero dentro per sempre.
Molto più di due magliette e due striscioni.
Nessun commento:
Posta un commento